Un pomeriggio in campus universitario

Davide, Omar, Luca, Alessandro, Omar, Vincenzo: sono i nomi di alcuni nostri colleghi che operano nel team sicurezza di una prestigiosa Università italiana. Abbiamo trascorso un pomeriggio per ascoltare le loro storie, esperienze, emozioni: ne è uscito il ritratto di una squadra coesa, capitanata da un coordinatore, Giacomo, che ogni giorno si impegna affinché “nulla venga dato per scontato”.

In un mondo in cui la security viene sottovalutata, considerata una scocciatura e ridotta ad una voce di costo tranquillamente ridimensionabile, gli studenti sono diventati da fruitori del servizio a complici degli operatori della sicurezza, con semplici gesti e richieste. Dalle segnalazioni di persone dal comportamento ambiguo alla presenza di pacchi sospetti in luoghi sensibili, fino alle richieste di aiuto e informazioni a soggetti con mobilità ridotta. 

Ecco la testimonianza dei nostri colleghi, con i passaggi più significativi: è emerso uno spiccato senso di appartenenza al campus, sono parte integrante di una comunità universitaria che vivono quotidianamente e che necessita di protezione.

GPG università

COSA VI RENDE SODDISFATTI?

Davide: mi soddisfa essere utile per gli studenti ed i visitatori, dando informazioni e supporto. La nostra presenza costante è riconosciuta. Inoltre imparo cose nuove: sono a contatto con persone di diverse culture e lingue, così ho la possibilità di perfezionare le basi di quello che già conoscevo, insomma faccio anche palestra linguistica!
Omar: mi piace aiutare il prossimo, ad esempio quando purtroppo capita che qualcuno non si sente bene. 
Luca: provo un senso di realizzazione quando contribuisco a mantenere sicuro e protetto l’ambiente in cui lavoro. 
Alessandro: da bambino guardavo molto le figure della sicurezza nella vita quotidiana, al supermercato, in aeroporto, e ne ero affascinato. È una passione che mi porto dentro fin da piccolo.
Vincenzo: mi piace perché c’è sempre movimento e sono a disposizione. Recentemente un visitatore straniero si è sentito male ed ho dato il mio supporto alla persona, all’ambulanza e all’ambulatorio interno.
Omar: …che soddisfazione essere il punto di riferimento per studenti e non: per ogni cosa che succede si rivolgono alla mia figura, e mi sento utile!

IN COSA VI SENTITE MIGLIORATI GRAZIE AL VOSTRO LAVORO?

Davide: sono migliorato in molti aspetti fuori dal contesto lavorativo, dalla capacità di interagire con persone che non conosco, al senso di disciplina e puntualità. Ora sento di avere una identità lavorativa: grazie a questo lavoro sento di avere un mio ruolo nel mondo!
Omar: sono sempre stato timido, ma sono riuscito a tirar fuori sicurezza. Ora sono molto più attento ai dettagli e ho imparato a seguire le regole per rispettare il lavoro degli altri.
Luca: mi sono sbloccato sotto l’aspetto decisionale e di comunicazione, ed è migliorata la mia capacità di prendere decisioni sotto stress. Infine, prestando sempre attenzione ai dettagli ho appreso che non si smette mai di crescere ed imparare. 
Alessandro: a livello caratteriale sono sempre stato timido, ma sono diventato serio e risolutivo.
Vincenzo: il rapporto con gente sconosciuta mi ha aiutato nell’esercitare la pazienza, anche con i colleghi. Inoltre sono diventato più responsabile nella vita privata e sono cresciuto dal ragazzo che ero. Infine perfeziono ogni giorno il mio inglese sul campo, con situazioni e persone diverse.
Omar: sono timido caratterialmente, ma mi ha aiutato ad aprirmi al prossimo, soprattutto in questo contesto giovanile, con persone che provengono da tanti paesi diversi. Mi sento arricchito anche culturalmente.

 

Operatori fiduciari università

 

PERCHÈ DIVENTARE OPERATORE FIDUCIARIO O GUARDIA GIURATA? QUALI CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE INTRAPRENDERE QUESTO PERCORSO?

Davide: perché è un lavoro che dà soddisfazioni, anche se è duro. Ma allo stesso tempo ti fa stare bene perché vedo persone, sto all’aperto e socializzo tantissimo. Infine, sono entrato nel mondo del lavoro con uno stipendio di tutto rispetto.
Omar: attualmente sono Operatore Fiduciario ma sto per diventare Guardia Giurata. Ho voluto fare un ulteriore passo avanti per aumentare le mie responsabilità, passando dall’accoglienza alla protezione dei beni.
Luca: chi vuole diventare Guardia Giurata deve essere preparato ad apprendere sempre, anche la parte teorica. Bisogna avere l’umiltà di riconoscere di non sapere e non sentirsi arrivati: essere proattivi vuol dire mettersi in gioco e trasmettere ai nuovi colleghi i consigli che ho ricevuto.
Alessandro: onestamente bisogna avere spirito di sacrificio perché essere Guardia Giurata prevede di lavorare su turni notturni. Da un punto di vista caratteriale bisogna sempre fare il possibile per evitare conflitti fisici e psicologici.
Vincenzo: la collaborazione è molto importante, con gli altri Operatori Fiduciari, con le Guardie Giurate, con la Control Room e con lo staff sicurezza dell’Università.    
Omar: bisogna essere forti mentalmente, perché alcune situazioni sono delicate, ad esempio in caso di malori non bisogna farsi prendere dal panico. Inoltre bisogna fare squadra: se non hai voglia di impegnarti e non sei determinato è inutile, anzi dannoso, fare questo lavoro.

Il team di sicurezza del campus prevede le figure di Operatori Fiduciari, ai quali spetta il ruolo di accoglienza e supporto agli studenti e visitatori; mentre le Guardie Giurate hanno la responsabilità di garantire sicurezza e protezione dei beni, con il coordinamento della Control Room. Se anche tu vuoi entrare in Fidelitas, guarda le nostre posizioni aperte!

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