Decreto Sicurezza Piantedosi 2025: nuove misure per la sicurezza pubblica e la prevenzione degli atti illegali

Il 21 gennaio 2025, il Ministero dell’Interno ha emanato un nuovo Decreto Sicurezza, noto come Decreto Piantedosi, con l’obiettivo di rafforzare le misure di sicurezza in esercizi commerciali, locali di intrattenimento, bar, ristoranti, strutture ricettive e tutti gli ambienti dove si svolgono attività aperte al pubblico individuate dall’art. 86 del TULPS e dall’art. 174 del relativo regolamento esecutivo.

Questa normativa introduce un approccio più strutturato alla gestione della sicurezza, definendo protocolli chiari per prevenire furti, violenze e atti illeciti e situazioni di pericolo nei pressi degli esercizi pubblici. Tra le principali indicazioni previste, troviamo l'installazione di sistemi di videosorveglianza, l'adozione di codici di condotta per i clienti e la nomina di un referente per la sicurezza.

Ma cosa prevede nello specifico il Decreto Sicurezza 2025? Scopriamolo insieme.

Decreto Sicurezza Piantedosi 2025: nuove misure per la sicurezza pubblica e la prevenzione degli atti illegali

Nuove disposizioni per esercizi pubblici e locali di intrattenimento

Il Decreto Piantedosi, in continuità con l’art. 21-bis del Decreto Sicurezza 2018 (decreto-legge n.113 del 4 ottobre 2018, convertito nella legge n. 132 del dicembre dello stesso anno, meglio noto come “pacchetto sicurezza”) prevede una collaborazione strutturata tra gli esercenti e le Forze di Polizia, attraverso accordi locali tra prefetti e associazioni di categoria.

Le misure previste per i gestori di bar, ristoranti, stabilimenti balneari, locali di intrattenimento e strutture ricettive comprendono:

  • Videosorveglianza: gli esercenti sono invitati a dotarsi di sistemi di videosorveglianza avanzati, installati in punti strategici per il monitoraggio degli ingressi e delle aree sensibili, nel rispetto della normativa sulla privacy.
  • Illuminazione adeguata: garantire una buona visibilità negli spazi interni ed esterni per ridurre i rischi di attività illecite.
  • Codici di condotta per i clienti: esposizione di un regolamento interno con il divieto di introdurre armi, stupefacenti o alcolici e norme per garantire il decoro e la sicurezza.
  • Segnalazione tempestiva di situazioni di rischio: collaborazione con le Forze dell’Ordine per la prevenzione di attività illegali e il mantenimento della sicurezza pubblica.
  • Integrazione con le piattaforme di controllo comunali: laddove possibile, i sistemi di videosorveglianza devono poter essere collegati ai sistemi di sicurezza urbana per un monitoraggio più efficace.

Queste misure non solo riducono il rischio di violazioni della sicurezza, ma garantiscono agli esercenti una maggiore affidabilità sociale agli occhi della comunità e delle autorità locali.

Il ruolo chiave del referente della sicurezza

Un aspetto innovativo del Decreto Sicurezza 2025 è l’introduzione della figura del referente della sicurezza per ogni esercizio commerciale, in cui si svolgono, su autorizzazione del Comune, ai sensi degli articoli 68 e 69 del T.U.L.P.S, pubblici spettacoli o trattenimenti.

Chi è il referente della sicurezza?

Si tratta di un soggetto designato dal titolare dell’attività, incaricato di:

  • Segnalare alle Forze dell’Ordine eventuali situazioni di pericolo o criticità.
  • Gestire la comunicazione diretta con le autorità di pubblica sicurezza.
  • Assicurarsi che le misure di sicurezza adottate vengano rispettate dai clienti e dal personale.

La nomina del referente è, per gli esercizi commerciali di cui sopra, obbligatoria e deve essere comunicata tempestivamente alle autorità provinciali di pubblica sicurezza.

Meccanismi premiali in favore degli esercenti "virtuosi"

L’adesione agli accordi locali tra prefetti e associazioni di categoria e il loro puntuale e l’integrale rispetto da parte dei gestori degli esercizi pubblici, per questo definiti “virtuosi”, comporta un vantaggio di reputazione in termini di riduzione del carico di responsabilità oggettiva, di cui il Questore dovrà tener conto nel caso in cui lo stesso intenda avviare un procedimento per l’adozione dei provvedimenti di sua competenza previsti dall’art. 100 del TULPS, ai sensi del quale il Questore ha il potere di:

  • Sospendere temporaneamente l’attività di locali dove si siano verificati episodi di violenza o turbamento dell’ordine pubblico.
  • Revocare definitivamente la licenza in caso di recidiva, con la cessazione immediata dell’autorizzazione a operare.

L’adesione a questi accordi quindi, pur non essendo obbligatoria, non solo favorisce una maggiore professionalità, ma permette anche ai locali “virtuosi” di beneficiare di incentivi quali la possibilità di evitare le suddette sanzioni.

Fidelitas: il partner giusto per la sicurezza di esercizi commerciali e locali pubblici

Per adeguarsi alle disposizioni del Decreto Sicurezza 2025, è fondamentale dotarsi di soluzioni di vigilanza privata, sistemi di videosorveglianza e strumenti avanzati per la prevenzione degli atti illegali.

Fidelitas mette a disposizione:

Grazie all’esperienza nel settore e alla collaborazione con le Forze dell’Ordine, Fidelitas è il partner ideale per garantire la sicurezza del tuo locale e proteggere la tua attività.

Vuoi scoprire come mettere in sicurezza la tua attività con soluzioni personalizzate?
Contattaci per una consulenza gratuita

Per maggiori dettagli sul decreto, puoi consultare il PDF riportato e approfondire tutti i contenuti della normativa.

Gazzetta Ufficiale

La tua tranquillità è il nostro obiettivo.

Scopri le soluzioni più adatte per le tue necessità.